Secondo l’annuale analisi di Casaleggio Associati, le vendite online si sono normalizzate nel corso del 2022 dopo il boom pandemico e altre sfide aspettano l’eCommerce nel 2023, come appunto quella dell’inflazione.

Lo scorso anno il fatturato legato alle vendite digitali ha sfiorato nel nostro Paese i 76 miliardi di euro, con una crescita rispetto a quello precedente di quasi il 19%.

Tuttavia, per la prima volta negli ultimi diciassette anni, quelli in cui Casaleggio Associati (CA) ha analizzato lo stato dell’ ecommerce in Italia con un report annuale, l’incremento di fatturato sembra legato più all’aumento dei prezzi (cresciuti online in media del 9.4% come diretta conseguenza di inflazione e caro vita), che a quello del numero assoluto di vendite.

Il 2022 è stato infatti per molti versi «l’anno del reality check» per il commercio elettronico: l’anno in cui «gli esercenti e i produttori hanno dovuto ritornare a giocare secondo le regole di mercato senza il boost, e in alcuni casi l’ostacolo, del lockdown», ha raccontato il presidente di CA Davide Casaleggio presentando a Milano dati e insight sull’eCommerce in Italia 2023.

eCommerce in Italia 2023: da Casaleggio Associati uno sguardo d’insieme

Incrociando i dati sul fatturato con altri, come per esempio quelli riguardanti la total digital audience, si ottiene un quadro più completo quanto alle vendite digitali in Italia.

A oggi circa 38milioni di italiani si collegano a un sito o un’app di eCommerce almeno una volta al mese e poco più del 47% di chi ha tra i 16 e i 64 anni compra online almeno una volta alla settimana.

Il mobile è il canale più sfruttato per lo shopping digitale, dato che riflette una più generica preferenza ormai accordata alle connessioni da smartphone, tablet o altri dispositivi mobili.

Gli italiani acquistano soprattutto dagli eCommerce ufficiali, tanto che la fetta più grossa del fatturato (il 40%) proviene ancora dalle vendite tramite sito. Sembrano, però, cominciare ad apprezzare sempre di più anche la possibilità di acquistare tramite social (canale a cui sarebbe riferibile il 13% del fatturato, con Instagram che si conferma la piattaforma più efficace per il social commerce ) e soprattutto tramite marketplace (28%).

Tempo libero e viaggi guidano lo shopping online degli italiani

La categoria tempo libero continua a essere quella più remunerativa per l’eCommerce in Italia 2023, tanto da coprire da sola almeno la metà del fatturato. Un ruolo non indifferente sembrano avercelo avuto in questo senso l’ascesa del gaming online e quella degli eSport. Ai numeri ufficiali sugli italiani che giocano o scommettono online andrebbero sommati peraltro quelli ufficiosi, ma non meno consistenti, che riguardano gioco e betting su siti non autorizzati.

La seconda categoria più frequentata dagli eShopper italiani è quella dei centri commerciali, che coprono circa un quinto del fatturato eCommerce complessivo e che non hanno quasi per nulla risentito della crisi economica, continuando a godere anche nel 2022 della coda lunga del boom di acquisti online legati alla pandemia.

Per la prima volta dopo due anni critici ricomincia a crescere anche il turismo. Lo fa a un ritmo superiore rispetto a tutte le altre categorie, tanto che in un anno l’incremento nel fatturato è stato del +47%.

Va precisato, però, che almeno un terzo del fatturato in più è legato all’aumento dei prezzi ed è anche per questo che viaggi e turismo non riescono ancora a riprendersi il secondo posto, da loro occupato nel pre-COVID quanto a categorie per cui gli italiani acquistavano di più online: rimangono fermi al terzo posto, coprendo attualmente circa il 13% del fatturato totale delle vendite online. Il turismo di prossimità e quello rurale, ma anche i tanti nomadi digitali che decidono di non fermarsi in un solo posto, spostandosi da una località all’altra mentre lavorano in remoto, guidano la ripresa degli acquisti online legati al turismo e più in generale i trend travel 2023.

Di segno inverso è, invece, quanto sta succedendo nell’alimentare. Nei due anni passati, durante lockdown e quarantene, molti italiani hanno scoperto il piacere della spesa online facendo aumentare il fatturato eGrocery rispettivamente del +63% nel 2020 e del +37% nel 2021.
Nel 2022 la crescita di fatturato è stata, invece, di appena il +5.5%: se si considera che l’alimentare è tra i settori che più hanno risentito dell’inflazione e in cui più sono aumentati i prezzi, non è difficile rendersi conto che in realtà gli acquisti online di generi alimentari da parte degli italiani sono diminuiti in numero o in valore. È una sorte che, sottolinea il report di Casaleggio Associati, l’alimentare condivide con la maggior parte dei settori in cui il prodotto da acquistare è un prodotto fisico.

Altre categorie come le assicurazioni, l’elettronica, la moda o il beauty rimangono stabili quanto a “share” sul fatturato complessivo, ossia quanto ad ampiezza della fetta che ricoprono sul totale del fatturato eCommerce in Italia 2023, ma continuano a crescere individualmente. Ciò indica, con ogni probabilità, che gli italiani cominciano a considerare il canale digitale come uno dei tanti canali attraverso cui acquistare, indipendentemente dalla natura del prodotto che stanno acquistando.

Non a caso, indipendentemente dal settore in cui operano, secondo Casaleggio Associati i retailer italiani dovranno aspettarsi quest’anno una crescita media del fatturato eCommerce di almeno il 17%.

Strategie per l’eCommerce: quali sono quelle in cui le aziende italiane investiranno di più

Per provare a incentivare tale crescita, le aziende italiane prevedono di investire soprattutto sul miglioramento della propria infrastruttura tecnologica (così intende fare il 41% delle aziende in campione) e delle prestazioni, l’usabilità e la user experience sul proprio sito web (intenzione di un’azienda su due), ma anche nelle attività di marketing e promozione (come farà il 54% delle aziende intervistate).

Tra le ultime, le predilette saranno quelle in sem (che raccoglieranno quasi un quarto degli investimenti) e in seo (a cui sarà dedicato il 14% degli investimenti), seguite dalle attività di social media marketing (14%)

Come è emerso durante la presentazione dei risultati del report di Casaleggio sull’eCommerce in Italia 2023, però, le aziende italiane non potranno fare a meno quest’anno di investire anche in automazione e sull’intelligenza artificiale. Molte non a caso, sull’onda del successo di ChatGPT, hanno cominciato a chiedersi come poter sfrutture efficacemente i sistemi multimodali basati su AI e reinforcement learning per l’eCommerce.

Fonte: insidemarketing.it